Il primo annuario della SIMeN documenta e comunica a tutti il lavoro dei soci che a vario titolo hanno costruito e partecipato agli eventi del 2022. Certamente un annuario ha la sua ragion di esistere laddove c’è un mondo, in questo caso quello attorno a SIMeN e alla medicina narrativa, che desta interesse. SIMeN ha organizzato moltissimi eventi e progetti di formazione e, anche per questo, ha contato soci in crescita costante negli ultimi due anni.
A gennaio si è svolto, online, “R-Esistere Le storie dietro ai numeri Imparare dal Covid. Il contributo della Medicina Narrativa per creare sinergia tra dato qualitativo e quantitativo”.
Ad aprile, in presenza a Perugia nell’Aula Magna dell’Università di Medicina “La Medicina Narrativa nella pratica clinica” per presentare e avviare un confronto tra le esperienze umbre.
Il 28 settembre, alla presenza di 300 persone connesse online, si è svolto il Primo forum della Medicina Narrativa in Italia.
In questo testo i contributi di questi tre eventi.
A gennaio si è svolto, online, “R-Esistere Le storie dietro ai numeri Imparare dal Covid. Il contributo della Medicina Narrativa per creare sinergia tra dato qualitativo e quantitativo”.
Ad aprile, in presenza a Perugia nell’Aula Magna dell’Università di Medicina “La Medicina Narrativa nella pratica clinica” per presentare e avviare un confronto tra le esperienze umbre.
Il 28 settembre, alla presenza di 300 persone connesse online, si è svolto il Primo forum della Medicina Narrativa in Italia.
In questo testo i contributi di questi tre eventi.
Il primo annuario della SIMeN documenta e comunica a tutti il lavoro dei soci che a vario titolo hanno costruito e partecipato agli eventi del 2022. Certamente un annuario ha la sua ragion di esistere laddove c’è un mondo, in questo caso quello attorno a SIMeN e alla medicina narrativa, che desta interesse. SIMeN ha organizzato moltissimi eventi e progetti di formazione e, anche per questo, ha contato soci in crescita costante negli ultimi due anni. Posso ricordare qui solo alcuni eventi, senza però dimenticare le numerose iniziative con patrocinio SIMeN o la partecipazione di soci a eventi distribuiti nel territorio.
A gennaio si è svolto, online, “R-Esistere Le storie dietro ai numeri Imparare dal Covid. Il contributo della Medicina Narrativa per creare sinergia tra dato qualitativo e quantitativo”.
Ad aprile, in presenza a Perugia nell’Aula Magna dell’Università di Medicina “La Medicina Narrativa nella pratica clinica” per presentare e avviare un confronto tra le esperienze umbre.
Il 28 settembre, alla presenza di 300 persone connesse online, si è svolto il Primo forum della Medicina Narrativa in Italia.
Sono stati molto partecipati, sia nel 2021 che nel 2022 gli incontri ECM online di “R-Esistere, Dialoghi in Medicina Narrativa” con esperti dell’ambito e dei temi correlati.
I corsi per facilitatori di Laboratori di medicina narrativa, livello base e livello avanzato, dal 2020 hanno condotto alla creazione di un Albo che ha certamente un significato individuale per ciascun professionista ma nondimeno un significato di sistema quanto alle possibilità di trasmissione e sostegno alla progettazione.
L’annuario 2022 esce quando la medicina narrativa in Italia ha assunto un significato più puntuale e più concreto. Richiamiamo adesso, una volta di più, la ben nota definizione della Consensus conference (ISS 2015): la medicina narrativa è una metodologia di intervento clinico-assistenziale che si basa su competenze comunicative e che identifica la narrazione come strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare differenti punti di vista presenti nella malattia e nel processo di cura.
Ma portandoci oltre a questa definizione per vederne l’applicazione, la nostra medicina narrativa, nel nostro Paese, rappresenta uno strumento concreto di miglioramento dei nostri servizi sanitari e di cura in termini di aderenza alla terapia, prevenzione conflittualità, benessere organizzativo, relazione con le famiglie, soddisfazione dei servizi, qualità della vita... Tutto questo basandosi sulla valorizzazione delle storie e delle abilità narrative e sulla realizzazione di progetti di medicina narrativa di piccola, media e grande dimensione.
In conclusione. La SIMeN, ovvero il soggetto che ha proposto la medicina narrativa in Italia, ha dovuto attraversare difficoltà per essere prima chiara, poi apprezzata, poi compartita: di questo sono personale responsabile testimone. Oggi lo scenario è quello di un futuro in cui la medicina narrativa non si spiega ma si applica, non porta possibili vantaggi ma risultati. Ed è di tutti, come già molto tempo fa dicevo ed ho scritto, perché coinvolge la responsabilità di tutti, in questo annuario ben rappresentati: cittadini, professionisti, istituzioni.
Stefania Polvani
Presidente SIMeN
A gennaio si è svolto, online, “R-Esistere Le storie dietro ai numeri Imparare dal Covid. Il contributo della Medicina Narrativa per creare sinergia tra dato qualitativo e quantitativo”.
Ad aprile, in presenza a Perugia nell’Aula Magna dell’Università di Medicina “La Medicina Narrativa nella pratica clinica” per presentare e avviare un confronto tra le esperienze umbre.
Il 28 settembre, alla presenza di 300 persone connesse online, si è svolto il Primo forum della Medicina Narrativa in Italia.
Sono stati molto partecipati, sia nel 2021 che nel 2022 gli incontri ECM online di “R-Esistere, Dialoghi in Medicina Narrativa” con esperti dell’ambito e dei temi correlati.
I corsi per facilitatori di Laboratori di medicina narrativa, livello base e livello avanzato, dal 2020 hanno condotto alla creazione di un Albo che ha certamente un significato individuale per ciascun professionista ma nondimeno un significato di sistema quanto alle possibilità di trasmissione e sostegno alla progettazione.
L’annuario 2022 esce quando la medicina narrativa in Italia ha assunto un significato più puntuale e più concreto. Richiamiamo adesso, una volta di più, la ben nota definizione della Consensus conference (ISS 2015): la medicina narrativa è una metodologia di intervento clinico-assistenziale che si basa su competenze comunicative e che identifica la narrazione come strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare differenti punti di vista presenti nella malattia e nel processo di cura.
Ma portandoci oltre a questa definizione per vederne l’applicazione, la nostra medicina narrativa, nel nostro Paese, rappresenta uno strumento concreto di miglioramento dei nostri servizi sanitari e di cura in termini di aderenza alla terapia, prevenzione conflittualità, benessere organizzativo, relazione con le famiglie, soddisfazione dei servizi, qualità della vita... Tutto questo basandosi sulla valorizzazione delle storie e delle abilità narrative e sulla realizzazione di progetti di medicina narrativa di piccola, media e grande dimensione.
In conclusione. La SIMeN, ovvero il soggetto che ha proposto la medicina narrativa in Italia, ha dovuto attraversare difficoltà per essere prima chiara, poi apprezzata, poi compartita: di questo sono personale responsabile testimone. Oggi lo scenario è quello di un futuro in cui la medicina narrativa non si spiega ma si applica, non porta possibili vantaggi ma risultati. Ed è di tutti, come già molto tempo fa dicevo ed ho scritto, perché coinvolge la responsabilità di tutti, in questo annuario ben rappresentati: cittadini, professionisti, istituzioni.
Stefania Polvani
Presidente SIMeN