Piccole donne è il più famoso romanzo di Louisa May Alcott che pubblicò per la prima volta in due volumi: il primo nel 1868 e il secondo nel 1869 con il titolo "Little Women or, Meg, Jo, Beth, and Amy".
Nel 1880 i due volumi furono riuniti in uno solo, "Little Women". L'edizione del 1880 presenta anche alcune modifiche legate soprattutto al linguaggio: l'American idiom che rispecchiava la vita reale ma che poco si confaceva ad una prosa letteraria.
In Italia le prime traduzioni risalogono agli anni trenta-quaranta del Novecento e si preferì, come del resto in molti altri paesi, dividere il romanzo in due parti: "Piccole donne" e "Piccole donne crescono".
Il libro ebbe un successo immediato quando uscì e oggi è considerato un classico della letteratura per l'infanzia, consigliato dagli insegnanti e amato dai bambini.
Nel 1880 i due volumi furono riuniti in uno solo, "Little Women". L'edizione del 1880 presenta anche alcune modifiche legate soprattutto al linguaggio: l'American idiom che rispecchiava la vita reale ma che poco si confaceva ad una prosa letteraria.
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- Natale non sembrerà più Natale senza regali - brontolò Jo sdraiata sul tappeto dinanzi al caminetto.
- L’essere poveri è una disgrazia - disse Meg, guardando con un sospiro il suo vecchio vestitino.
- Non è giusto che alcune ragazze debbano aver tanto ed altre nulla! - soggiunse la piccola Amy con voce piagnucolosa.
- Abbiamo però la nostra buona mamma ed il nostro papà e tante altre belle cose - disse Beth dal suo cantuccio.
Le quattro faccine, illuminate dai bagliori del fuoco che scoppiettava nel caminetto, si rischiararono un momento a queste parole, ma si oscurarono di nuovo allorché Jo disse con tristezza: - Papà non è con noi e chi sa quando tornerà! - Non disse - forse mai - ma tutte lo aggiunsero silenziosamente, pensando al padre loro tanto lontano, là, sul campo di battaglia.
Tutte tacquero per qualche istante, poi Meg ricominciò: - Sapete bene la ragione per cui la mamma ha proposto di non comprare regali per Natale. Essa crede che non abbiamo diritto di spendere i nostri denari in divertimenti quando i nostri cari nell’esercito soffrono tanto. Non siamo buone a molto noi, ma possiamo pur fare i nostri piccoli sacrifizi e dovremmo compierli con piacere, per quanto io confessi che mi costano qualche fatica - e Meg scosse la testa ripensando alle belle cosine che da tanto tempo desiderava.
- Ma non credo che quel poco che daremmo possa alleggerire le sofferenze dell’esercito; un misero dollaro non potrà far gran cosa. Sono d’accordo anch’io di non aspettarmi nulla né dalla mamma né da voialtre, ma vorrei, con i miei pochi risparmi, comperarmi Undina e Sintram! È tanto tempo che lo desidero! - disse Jo, che aveva una vera passione per la lettura.
- Io aveva pensato di comprarmi un po’ di musica! - disse Beth, con un sospiro così leggiero che nessuno potè udirlo.