Il catalogo di una mostra ospitata nel 1992 presso la Biblioteca Laurenziana di Firenze, e dedicata ai rapporti tra umanesimo e geografia, sottolineava che tutte le città che in quell’anno contribuivano alle celebrazioni per il quinto centenario della “scoperta” del Nuovo Mondo avevano dovuto far ricorso al materiale documentario conservato presso gli archivi e le biblioteche fiorentine. E che in quei documenti c’è il sicuro preludio scientifico e concettuale alle imprese colombiane, intuite e auspicate con ferma oggettività e limpida determinazione. Tanto interesse era sostenuto da quello commerciale e artigianale, alla base di un’economia cittadina tesa a cogliere l’utilità di nuove e migliori conoscenze, servissero queste alla fissazione delle tinture, all’estrazione dell’allume o al raggiungimento di qualsivoglia altro proposito produttivo avesse a che fare allora con le attività locali. Nella Toscana medicea del ’500, legata alla Spagna per motivi politici e dinastici, ogni attenzione fu tuttavia particolarmente sollecitata e nutrita dalla preziosità e bellezza dei reperti naturali e dei manufatti che giungevano d’oltreoceano, contribuendo a un gusto sempre più ricercato e curioso e a un collezionismo di qualità e ampiezza straordinarie. A questi, nei secoli, è tornata a guardare l’America, percorrendo ponti culturali da entrambi i lati sempre più forti e consapevoli.
Questo volume raccoglie gli atti del secondo convegno di studi sull’Italia organizzato dal Dipartimento di Italiano e Serbo dell’Università di Banja Luka e dall’AIBA (Associazione degli Italianisti nei Balcani), che si è tenuto a Banja Luka (RS/BiH) venerdì 18 e sabato 19 giugno 2010. Il tema del sogno è stato scelto sia per la sua grande valenza simbolica, psicologica, sociale e artistica, sia perché tanti sono i ‘sogni’ legati all’Italia, alla sua cultura, alla sua storia. I lavori qui presentati, a cui hanno contribuito studiosi provenienti da molti paesi europei ed extraeuropei, sono stati divisi in due sezioni: la prima, The Italian Dream, accoglie i contributi che rientrano nell’area della linguistica, della storia della lingua, della filologia e degli studi culturali, mentre la seconda, Sogni e favole io fingo, contiene articoli di ambito letterario, inteso nel senso più ampio del termine. Con questo volume si inaugura anche, presso Aonia edizioni, la collana Italianistica balcanica. “Il sogno italiano”. S’intitolava così il secondo convegno di studi sull’Italia organizzato dal Dipartimento di Italiano e Serbo dell’Università di Banja Luka e dall’AIBA (Associazione degli Italianisti nei Balcani), che si è tenuto venerdì 18 e sabato 19 giugno 2010 presso il rettorato dell’ateneo banjalukese. Dopo il successo della prima edizione (“L’Italia vista dagli altri”), il convegno ha richiamato di nuovo studiosi da molti paesi europei ed extraeuropei: Spagna, Croazia, Bosnia, Italia, Ungheria, Turchia, Olanda, Russia, Slovenia, Gran Bretagna, ed ha potuto contare sul patrocinio dell’Ambasciata Italiana in Bosnia Erzegovina, del Ministero della Scienza e della Tecnica della Repubblica Srpska di Bosnia ed Erzegovina, del Comune di Banja Luka, oltre ad avvalersi del sostegno di numerosi sponsor locali e internazionali come Intesa SanPaolo Banca. I lavori sono stati articolati in due intense giornate e quattro sessioni, i cui temi hanno coperto argomenti linguistici, letterari, filologici e storico-culturali. Banja Luka, luogo non italiano ma allo stesso tempo sede di un centro per la diffusione della lingua e della cultura italiana, e sede universitaria in Bosnia ed Erzegovina che rilascia una laurea in Lingua e Letteratura italiana, ha rivestito ancora una volta il ruolo di centro in cui ritrovarsi per scambiare esperienze tra l’Italia e le diverse realtà culturali che la circondano e la compenetrano, proponendo un rinnovato motivo di incontro e di ‘reincontro’ tra prospettive diverse rese più vicine dal forte interesse per obiettivi comuni. L’immagine del sogno è stata dunque scelta come tema di questo incontro di studi contando sulla sua grande valenza simbolica, psicologica, sociale e artistica; e perché tanti sono i ‘sogni’ legati all’Italia, alla sua cultura, alla sua storia. Infatti, come il lettore potrà facilmente verificare, estremamente variegato è il panorama dei contributi raccolti nel volume, tanto da rendere difficile se non arbitrario qualunque tentativo di classificazione. Per questo motivo abbiamo deciso di dividere il volume in due sole sezioni: la prima, dal titolo The Italian dream, curata da Danilo Capasso, accoglie quei contributi che, all’ingrosso, rientrano nell’area della linguistica, della storia della lingua, della filologia e degli studi culturali (cinema, memorialistica e filosofia); la seconda, dal titolo Sogni e favole io fingo, curata da Roberto Russi, contiene invece gli articoli di ambito letterario, sempre inteso nel senso più ampio del termine e, ancora, degli studi culturali (musica). Con questo volume si inaugura anche, presso Aonia edizioni, la collana Italianistica balcanica che si propone di ospitare monografie, raccolte di saggi e atti di convegni, essenzialmente di ambito italianistico, inerenti soprattutto l’attività dei soci dell’AIBA, ma anche di tutti quegli studiosi che vorranno condividere con noi i propri progetti e i propri obiettivi. Oltre agli enti e alle autorità, vorremmo inoltre ringraziare tutti i colleghi della Facoltà di Filologia dell’Università di Banja Luka e del Dipartimento di Lingua e letteratura italiana e Lingua e letteratura serba che, attraverso la loro disponibilità e il loro supporto, ci hanno permesso di realizzare questo convegno. Un ringraziamento speciale va infine al pittore Paolo Cervi Kervischer per averci offerto l’immagine del nostro ‘sogno italiano’.
Nevin Özkan (Università di Ankara), Il sogno italiano di un regista turco: Ferzan Özpetek
Ksenija Tabarintseva-Romanova (Università degli Urali), Il sogno italiano nella letteratura degli Urali (la storia della famiglia Demidoff) Kinga David (Università di Szeged), L’incontro di due sogn(ator)i: Vico e Marinetti. Echi vichiani nell’estetica futurista Vesna Deželjin (Università di Zagabria), Alessandro Manzoni – sognatore? (La lingua e la questione nazionale) Jasmin Džindo (Università di Sarajevo) , La proiezione diacronica delle traduzioni del romanzo Il ponte sulla Drina di Ivo Andrić Biljana Panić Babić (Università di Banja Luka), Nota sui cognomi di origine italiana nella regione di Banja Luka Francesca Righetti (Università di Banja Luka), Lo spazio italiano dei trovatori: una geografia diversa Rita Scotti Jurić (Università di Pola), Identità linguistica e letteraria italiana in ambiente bilingue tra speranze e realtà Carmen F. Blanco Valdés (Università di Cordova), Il microtesto del sogno in Giovanni Boccaccio Francisco José Rodríguez Mesa (Università di Cordova) , i termini sogno e sonno neirerum vulgarium fragmenta. Anlisi contestuale e classificazione Irena Prosenc Šegula (Università di Lubiana), Il sogno epico di Torquato Tasso: la strutturazione dell'eroe nelle due Gerusalemme Roberto Russi (Università di Banja Luka), “Esempio di virtù”. Pedagogia del principe nel Sogno di Scipione di Pietro Metastasio Matteo Brera (Università di Edimburgo), Sogni di libertà tra memoria e desiderio. Meccanismi di evocazione e rappresentazione onirica nei libretti verdiani Mirza Mejdanija (Università di Sarajevo), La memoria di Aaron e Svevo Raniero Speelman (Università di Utrecht), Sogni di ebrei italiani Sanja Macura e Saša Šmulja (Università di Banja Luka), La morte a Venezia di Thomas Mann e La morte a Venezia di Meša Selimović Margherita Ganeri (Università della Calabria), L’Italia terra d’origine tra sogno, mito e realtà: lo sguardo italoamericano in Umbertina di Helen Barolini |
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