Piccolo mondo moderno è un romanzo di Antonio Fogazzaro, scritto nel 1901. Si tratta della seconda parte della tetralogia che comprende anche Piccolo mondo antico, Il santo e Leila, Fogazzaro inizia il percorso di analisi del conflitto fra senso del dovere borghese e spirito di ribellione alla morale imperante in provincia. Uno spaccato della società post risorgimentale attraverso la vicende del protagonista, Piero Maironi, e della sua famiglia. "Villa Diedo", nel romanzo abitata da Jeanne Dessalle e dal fratello Carlino, è identificabile nella Villa Valmarana "Ai Nani" di Vicenza. La località di Vena di Fonte Alta è identificata con Tonezza del Cimone.
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La vecchia marchesa Nene Scremin stava spolverando ella stessa, in abito di ricevimento e con un viso arcigno, il suo salotto. Strofinava col fazzoletto le spalliere delle sedie appoggiate alle pareti, gl'intagli del canapè e delle poltrone, i piani delle cantoniere, la campana della pendola. Alzava uno a uno i candelieri dorati dalla caminiera di marmo nero, alzava dal tavolo di marmo bianco, uno a uno, i porta-fiori, i porta-ritratti, le bomboniere, i ninnoli accumulati da una serie favolosa di natalizi e di anniversari, strofinava il marmo, cancellava le piccole nuvolette di polvere, brontolando contro quel benedetto Federico che pretendeva di avere spolverato. Il povero Federico, mezzo storpio, mezzo sdentato, mezzo calvo, capitò in quel punto, nella sua blusa di fatica, a dirle che c'era il giardiniere vecchio, quello licenziato da due mesi, e che desiderava di parlarle.
«Ch'el speta!» disse la marchesa. «E vu, benedeto, cossa feu che no ve vestí? No savì che xe marti? Che spolverar feu, vu? No vedì che stala che xe qua?»
«Che stala?» fece Federico, intontito. «Che stala? Cape, mi so che son sta qua do ore stamatina.»
«Ben, gavarì dormìo. Gài portà l'ovo a la Tonina?»